Area del cane dedicata al tatto

via Amendola, Follonica

IL SENSO DEL TATTO NEL CANE

– Anatomia del sistema propriocettivo e tattile del cane
– Le vibrisse e i polpastrelli
– Come accarezzare e se accarezzare il cane
– Aree calde ed aree fredde
– Percorsi per i cuccioli (le superfici)

Conoscenza del proprio corpo come percezione del sé (il percorso sensoriale)

Il tatto nel cane fa capo all’organo sensoriale più grande e esteso del corpo: la pelle. Il tatto è il senso che si sviluppa per primo e che per primo invia informazioni vitali al cucciolo appena nato. Infatti, si parla di “riflesso termotattile”, presente fin dalla nascita, che consente al piccolo di orientarsi verso la fonte di calore più prossima, che poi è il corpo della madre. Ne va della sua sopravvivenza dato che, a quell’età, così immaturo, non è ancora in grado di termoregolarsi e se privato di calore esterno morirebbe.
Nella pelle ci sono diverse tipologie di recettori che inviano messaggi al cervello, il quale gli attribuisce significati e li traduce in informazioni. I Recettori Tattili R.A. (Rapidly Adapting, o “adattamento rapido”), registrano il movimento proprio della pelle e dei peli e forniscono al cane la cosiddetta propriocezione, ossia la consapevolezza del sé, del proprio corpo nello spazio in relazione con ciò che lo circonda.
Ci sono poi i recettori S.A. (Slowly Adapting, “adattamento lento”), che percepiscono i contatti lenti e prolungati, come durante il grooming o le carezze. Ci sono poi i nocicettori che danno informazioni sugli stimoli dolorosi.
È il cervello del cane che deve apprendere a percepire il mondo attraverso questa complessa rete di informazioni, di input, che provengono dalla cute. In sostanza significa che la consapevolezza del sé, la propria posizione nello spazio, le sensazioni generate dal contatto (come ad esempio una carezza), sono elementi che richiedono esperienza per essere compresi e apprezzati. Il cervello si struttura man mano con l’accumularsi di informazioni, proprio come un muscolo che si allena, e via via si sviluppa. Sentire con il corpo non è qualcosa di dato, è qualcosa di appreso. E come tutte le cose, anche per il cane, c’è bisogno di una certa gradualità.
Appena nati, i cuccioli vengono manipolati dalla madre. Vengono leccati e massaggiati con delicatezza su tutto il corpo. E questo favorisce la loro pulizia, indubbiamente, ma allo stesso tempo stimola il sistema nervoso a svilupparsi correttamente, in modo armonico. Privati di queste cure parentali, di questi massaggi, il rischio è che i cuccioli crescano con delle carenze gravi, che si ripercuoteranno sul loro adattamento al mondo, sul loro comportamento. Potrebbero così sviluppare paure, ansie, carenza di autostima e autoefficacia.

Le vibrisse sul muso del cane: universo di recettori
Sul muso del cane e sulla testa si concentrano un gran numero di recettori. Anche il muso del cane è coperto dal mantello ma qui sono evidenti, più che altrove, le vibrisse. Sono peli particolari: più grandi, robusti e molto appuntiti. Sono delle vere e proprie antenne la cui radice, a differenza degli altri peli, affonda in una zona particolarmente innervata e vascolarizzata. Sono strutture atte a percepire l’ambiente soprattutto quando il cane si muove al buio, registrano la presenza di oggetti e ne forniscono informazioni, come la dimensione, la temperatura, la solidità, eccetera.
Le vibrisse sono presenti sul muso del cane, nella zona labiale e sopra le orbite ma ve ne sono anche all’altezza dei polsi. Se strappate possono causare sanguinamento e, quando recise, magari per una toelettatura scorretta ed estrema, limitano la possibilità del cane di percepire il mondo, cosa che potrebbe anche avere risvolti molto negativi.
Ricorda che una totale tosatura, può rappresentare un cambiamento repentino per un cane, addirittura sulla percezione del sé e del mondo tutt’attorno. Quello che ci può sembrare un atteggiamento buffo è, molto spesso, un senso di spaesamento e disagio, che richiederà del tempo per essere “digerito”.

Polpastrelli

Il cane è un animale digitigrado. Ciò significa che sono le “dita” e non i talloni a sostenere la maggior parte del peso quando cammina. In pratica, questo vuol dire che le ossa delle dita sono molto importanti.
Ogni zampa anteriore è composta da cinque dita. Il cosiddetto “quinto dito” (noto come sperone), posizionato all’interno della zampa, non è a contatto con il suolo ed è protetto da un cuscinetto. Il resto delle dita, tutte a contatto con il suolo, sono protette da cuscinetti digitali.


Quelle posteriori, dal canto loro, sono costituite da quattro dita che toccano costantemente il terreno.
ll cuscinetto carpale (considerato da molti come ”il cuscinetto in più”) è presente solo sulle zampe anteriori dei cani funge da freno. I cuscinetti digitali dei cani sono costituiti da uno strato corneo (tessuto calloso fortemente irrorato di sangue) che protegge le dita dell’animale. Questi sono spessi e diventano ruvidi nel tempo. Inoltre, sono anche composti da uno strato di grasso all’interno, svolgendo così una funzione isolante e ammortizzante.

Come e dove accarezzare il cane

Non tutte le zone del corpo infatti sono ugualmente gradite, e sta a noi cercare di capire quali preferisce, ed è importante sapere, in linea generale, come e dove accarezzare il cane: alcune parti ad esempio, come ventre, groppa e tronco, sono generalmente molto apprezzate; altre invece, come testa, coda e arti, possono essere accarezzate ma bisogna arrivarci per gradi e agire con le giuste precauzioni, ogni cane ha una propria personalità diversa da qualsiasi altro individuo della sua stessa specie e quindi è davvero difficile fare un discorso univoco per tutti. In generale però, se ad esempio si incontra un cane per strada e proprio si ritiene sia necessario stabilire un contatto con lui, si possono seguire alcune linee guida su come interagire, tenendo a mente però che non bisogna per forza farlo.
Bisogna tenere presente che accarezzare la testa di un cane vuol dire entrare nella sua zona intima e ci vuole confidenza e fiducia per avere il “permesso” di accedervi. Cosa pensereste voi se uno sconosciuto vi incontrasse per strada e vi mettesse così, di punto in bianco, le mani in faccia?
Il corpo del cane può essere suddiviso in alcune zone: le aree fredde e le aree calde. Le prime sono quelle che il cane generalmente preferisce e dove è consigliabile avere un primo contatto perché non richiedono molta intimità. Queste includono tutta la parte del tronco del cane ossia la zona che va dal collo fino alle zampe posteriori, compresa la pancia e la groppa.
Le aree calde invece comprendono la zona della testa, la coda e gli arti e sono quelle che richiedono maggiore confidenza per essere toccate e che non tutti i cani gradiscono, motivo per cui bisogna approcciarle con le giuste precauzioni.
Inoltre anche la posizione della mano è importante o, meglio, se utilizziamo il dorso o il palmo per accarezzarlo. Queste due parti infatti comunicano cose diverse al cane: il palmo è un po’ più invasivo dello spazio intimo dell’animale, il dorso è invece più discreto e quindi consigliabile per cani appena conosciuti o particolarmente timidi.
Ogni cane, infatti, ha delle preferenze che dipendono dal soggetto e dalla relazione che siamo riusciti a instaurare con lui, basata su comprensione e fiducia reciproca.

Superfici per cuccioli:
Utilizzare materiale vario, tipo cartone, plexiglass, tappeto di stoffa, tappeti in paglia intrecciata, tappeti di plastica, carta dell’uovo di Pasqua, sabbia, ruote.

Fare una tenda con spago e attaccati piatti di plastica e bicchieri scatola di legno grande con dentro es. foglie o sassi per piccole ricerche

Clicca sui bottoni qui sotto per sapere dove si trovano le altre aree cani di Follonica e approfondire gli altri sensi del tuo cane!